Controluce d’autore a Castelfranco: -44 !!

Nel 1988 al Festival di Sanremo si presentò una formazione di 7 elementi che si facevano chiamare i “Figli di Bubba”, in omaggio all’inviato della Rai da Genova, Giorgio Bubba: costoro (tra cui Franz Di Ciocco, Sergio Vastano ed Enzo Braschi, FOTO) cantarono sul palco dell’Ariston un simpatico motivetto chiamato “Nella Valle dei Timbales”, che allora riscosse scarso successo. Iniziava così:

Dopo una vita di risparmi, di bot e cct

Io devo proprio riposarmi, andare via di qui
Fanculo all’esclusiva, fanculo alla tivù
Saluti a tutti quanti, non vi vedrò mai più
Andrò laggiù, nella valle dei Timbales
Tra peones, marones, salmones, daiquiri e bon bons
Laggiù dove la femmina è procace
Vivace, mordace, fugace, vorace lo so…

La Valle dei Timbales è quindi una sorta di isola felice, dove scorre latte e miele, luogo utopico per eccellenza. Anche la Controluce a Castelfranco si è mossa idealmente nella Valle dei Timbales: un pianeta a parte, dove un gancio imperfetto di Sandro a bersaglio viene festeggiato sul -40 giustamente come un gol nella finale dei Mondiali di calcio; dove nel primo quarto ci sono più stoppate subite che tiri tentati; dove gli avversari segnano da 3 in modo continuo e quasi indolore; dove Fox infila in prodigioso svitamento i primi due punti della sua carriera controluminosa; dove un tiro scagliato con troppa forza da uno dei nostri (si dice il peccato, non il peccatore) finisce direttamente dietro il tabellone senza aver toccato il ferro, perdendosi tra i sostegni del canestro; dove, più in generale, degli airball si perde il conto; dove, comunque, arrivano i nostri meravigliosi tifosi (Bonfi, Marghe, Mari e Giuliana) a sostenerci, senza disdegnare – le ragazze – di dare un’occhiata anche agli avversari più fichi; dove Mauro Woodman si fa la barba ad arte nello spogliatoio nel dopopartita; dove il Presidente Veterinario telefona e si rallegra per il -44 dei suoi controgiocatori, a suo dire marci oltre ogni limite; dove, dopo, si va tutti a mangiare la pizza, e a tavola si parla non solo di ermafroditismo, ma anche di sane svilmate: tutto questo è stata la Controluce ieri sera nella Valle dei Timbales, alle Cupole di Castelfranco.

Per la cronaca, gara virtualmente in ghiaccio dopo il 20-4 per Castelfranco del primo quarto; Cesarino però dopo il thé caldo infila tre triple ravvicinate e riporta la Controluce a contatto sul -19, poi i Lasagnoni accelerano fino all’83-39 per gli altri, alla sirena. Regalando spettacolo.

Note sparse a margine del match: la gioiosa macchina da guerra controluminosa ha prodotto in attacco meno di 1 punto al minuto; dopo 15 minuti di gioco, coi Lasagnoni ancora fermi a quota 6 punti segnati, si stava profilando l’attacco al record dell’amichevole di preseason a Finale (il famoso 22-18 finale); ma poi la qualità del gioco delle Merengues è lievitata considerevolmente, e così il record ha resistito senza problemi. Per ora.

Castelfranco – CONTROLUCE 83-39
(20-4, 36-15, 58-30)
CONTROLUCE: Milton, Fox 2, Carlesimo, Benna 4, Woodman 4, OlowoSandro 8, Of the Paris 3, Fede 2, Cotenno, Cesarino 16.

Dopo un rilassante week-end, la Controluce torna in campo martedì 22 gennaio al PalaQuinto contro il Formigine, appaiato a quota 4 punti in classifica. Sarà l’occasione per chiudere la striscia di sconfitte consecutive giunta ormai a quota 6 ??? Scopriamolo insieme martedì: palla a due ore 21.45, come sempre. Stay tuned!

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